Venerdì, 05 Luglio 2024 16:23

StormAudio e Dali per l'Home Cinema di riferimento

Tante e diverse le variabili che segnano il percorso della progettazione e realizzazione di un sistema Home Cinema di riferimento. Dali e StormAudio hanno risposto con, rispettivamente, la serie Phantom S e il processore ISP Core 16.

Home Cinema, ovvero un piccolo (ma a volte neanche cosi’ tanto piccolo) cinema in casa vero e proprio anche se in scala ridotta, dove ridotte invece non devono essere le emozioni che derivano dal vedere un film spettacolare.

 

 

In questa ipotetica sala Home Cinema dei sogni abbiamo voluto introdurre un importante elemento tecnico: la configurazione ad incasso di tutti i diffusori. Quella che toglie molte problematiche legate all’ingombro in ambiente ma nello stesso momento ne aggiunge per i lavori da fare per accogliere gli stessi diffusori all’interno di pareti e soffitti.

 

Nella quasi totalita’ dei casi questi progetti vengono previsti in fase di costruzione della casa (o della stanza) o per forti ristrutturazioni. Sono le condizioni migliori per cui un bravo integrator ha a disposizione una “tela bianca” sotto le proprie mani e puo’ gestire il progetto in liberta’ per utilizzare il prodotto migliore per ogni esigenza.

 


I COMPONENTI
Nella progettazione di questo ipotetico sistema Home Cinema scegliamo l’ISP Core 16 di Stormaudio come processore. Come suggerisce la sua sigla, l’ISP Core 16 dispone di 16 canali in uscita in formato XLR, mentre e’ in digitale ottico Toslink l’uscita per Zona 2 (stereo downmix). I canali sono configurabili per codifiche fino a 9.1.6/11.1.4. HDMI 7in/2out ARC/eARC.

 

Il pannello posteriore dello StormAudio ISP Core 16 

 

 

L'ISP Core 16 gestisce tutte le decodifiche multicanale, comprese quelle specifiche per l'audio immersivo come Dolby Atmos, DTS:X Pro, Auro-3D and IMAX Enhanced. Per la parte video pass-through 4K UHD 18 Gbps su tutte le porte, HDR10, Dolby Vision, HLG. HDMI 2.1a/HDCP2.3, ARC/eARC.

 

 

 

 

 

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Possibilità di gestire un numero illimitato di subwoofer; multiamplificazione fino a 4 vie con crossover regolabile nei tagli e nella pendenza tra 6 e 48 dB/ottava; equalizzatore parametrico per ogni canale con 20 bande.

 

Ogni canale può essere denominato, assegnato in dominio analogico o digitale, equalizzato (anche con la formula del TiltEQ specifica per diffusori collocati dietro lo schermo), essere sottoposto a limiter e a ritardo temporale, selezione per polarità, guadagno, intervento di Dirac Live. Roon ready. Regolazione del volume ibrida analogica/ digitale proprietaria che massimizza la gamma dinamica.

 

Partner naturali dell’ISP Core 16 sono i due finali multicanale PA 16 MK3 e PA 8 Ultra MK3. Diversi per numero di canali ma del tutto identici per la tecnologia utilizzata. I due PA MK3 hanno la loro Classe D con tecnologia proprietaria UMAC. Un sistema che abbina la potenza elevata, tipica della Classe D in genere, con prestazioni sonore audiophile e valori eccezionali. Lo stadio finale dei due PA MK3 utilizza quattro singoli alimentatori basati sulla tecnologia proprietaria UREC, per rispondere alle dinamiche impegnative della riproduzione delle colonne sonore più impegnative senza mai entrare in riserva di watt.

 

Tutti i canali dei due PA MK3 sono identici nella loro struttura e per ognuno di essi possiamo contare su 200 watt su 8 ohm e 400 su 4, con il classico raddoppio al dimezzare dell’impedenza come vuole l’amplificatore ideale. Questo vale per tutti i 16 canali del PA 16 MK3 mentre il PA 8 Ultra MK3 aggiunge un pizzico di personalizzazione. Possiamo semplicemente utilizzare i suoi 8 canali per amplificare altrettanti diffusori, oppure possiamo utilizzare la soluzione BTL per accoppiare i canali a due a due e disporre quindi di 4x 800 watt su 8 ohm o 4x 900 watt su 4 ohm.

 

In alto il pannello posteriore dello StormAudio PA 8 Ultra MK3, sotto quello del PA 16 MK3

 

 

I diffusori della linea Phantom S per le loro caratteristiche e prestazioni di rilievo, sono i partner ideali per sistemi Home Cinema e hi-fi stereo da incasso ad alte prestazioni. Per arrivare a questi risultati pescano a piene mani nelle migliori tecnologie che Dali utilizza per i diffusori di riferimento per uso in-room.

 

I tre Phantom S utilizzano l’eccezionale Hybrid Tweeter: sistema che abbina un tweeter a cupola con una unità a nastro. Il modulo e’ ruotabile sull’asse per ottimizzare la dispersione degli altoparlanti in funzione della installazione orizzontale o verticale del diffusore. In questo modo possiamo utilizzare tre diffusori identici in soluzione LCR per mantenere il piu’ possibile la coerenza timbrica del fronte anteriore.

 

 

 

Il modulo Hybrid Tweeter in dotazione ai Phantom S: combinazione di tweeter a nastro e tweeter a cupola

 

 

Ancora S-180 e S-280 aggiungono rispettivamente uno e due radiatori passivi per estendere e rinforzare la gamma bassa. L'altoparlante in questione è quello utilizzato nel subwoofer in-room P-10 DSS con cestello in alluminio e membrana in fibra di carbonio per la massima rigidità e resistenza meccanica.

 

 Il radiatore passivo di S-280 e S-180 deriva direttamente dal woofer utilizzato nel subwoofer attivo
P-10 DSS: qui manca il sistema magnetico ma rimane identico il cono in fibra di carbonio

 

Ancora da Dali la gamma bassa di tutto il sistema: il subwoofer ad incasso Phantom IW SUB S-100 e l’amplificatore CI AMP-2500. Amplificatore che, oltre ai tanti watt, mette in campo un DSP estremamente versatile e la possibilita’ di essere utilizzato in una LAN cablata o wireless, con l’app dedicata che ci mette a portata di smartphone tutti i controlli e le regolazioni.

 

L'IW SUB S-100 è dotato di un woofer da 10 pollici completamente nuovo, in alluminio, a profilo molto compatto. Il nuovo driver è dotato della tecnologia Constant Surface Surround (CSS), sviluppata in collaborazione con Purify Audio, che garantisce un'elevata gestione della potenza, una bassa distorsione e una estesa risposta in frequenza verso il basso. Profondità di installazione di soli 102 mm, l'IW SUB S-100 offre un perfetto equilibrio tra prestazioni elevate in un cabinet ridotto e flessibilità di posizionamento, si adatta a quasi tutte le pareti standard.

 


IL SISTEMA
La possibilita’ di gestire direttamente 16 canali fa dell’ISP Core 16 una macchina decisamente flessibile e versatile. Partendo da qui possiamo configurare un sistema con i diffusori Phantom S di Dali.

 

Tutte le codifiche immersive a portata di mano ci permettono di sperimentare diverse soluzioni, con i 16 canali che possono essere liberamente assegnati per gestire in modo accurato le varie configurazioni possibili. 16 canali con i quali possiamo, ad esempio, sonorizzare un fronte anteriore anche di tipo XXL, quando possiamo disporre di un grande telo specializzato per videoproiezione a tutta parete.

 

 

 

Dietro questo possiamo infatti collocare non solo i tre canali tradizionali (L, C e R) ma anche gli stessi replicati in piu’ unita’. Se la dimensione della proiezione, e quindi del telo, e’ molto ampia forse vale la pena di raddoppiare i canali Left e Right cosi da non lasciare troppo spazio fisico tra questi e il centrale.

 

In questo modo possiamo realizzare un fronte anteriore con doppio canale Left, canale centrale e quindi doppio canale Right. La vicinanza dei cinque diffusori permette di avere un fronte anteriore piu’ omogeneo, senza buchi e capace di esprimere una pressione sonora maggiore. Possiamo ipotizzare, a questo punto, anche un raddoppio secco dello stesso canale centrale per realizzare un Front dei sogni che conta, quindi, doppio canale Left, doppio centrale e doppio canale Right. In effetti quando ci sono canali a sufficienza possiamo gestirli in modo molto personalizzato in base alle esigenze personali e a quelle dell’ambiente di ascolto.

 

Proprio in relazione alle dimensioni dell’ambiente di ascolto possiamo selezionare il Phantom S piu’ adatto. Nella migliore delle situazioni, ovvero con ampio spazio a disposizione, un fronte anteriore con S-280 sembra essere la scelta piu’ coinvolgente. Per i canali surround bassi l’S-180 diventa il partner ideale, con il piu’ compatto S-80 che puo’ essere impiegato come surround alto, in relazione al tipo di decodifica scelta, quindi anche a soffitto in caso di Dolby Atmos e Auro 3D. L’impostazione sonora dei tre Phantom S, simili tra di loro grazie, lascia ampia liberta’ di poter utilizzare l’uno o l’altro modello senza grosse limitazioni.

 

I tre modelli della serie Phantom S: S-280, S-180 e S-80

 

 

La sezione di potenza arriva ancora da StormAudio con PA 16 MK3 e PA 8 Ultra MK3 che utilizzano tutti lo stesso modulo da 200 watt in Classe D UMAC di Pascal Audio moltiplicato per i 16 canali del primo e gli 8 del secondo. Utilizzare l’uno o l’altro, o ancora meglio entrambi, lascia ampia liberta’ di configurare i canali e attribuire loro potenza in funzione della tipologia di decodifica scelta e quindi numero di canali installati.

  

Per la gamma bassa la coppia CI AMP-2500 e Phantom IW SUB S-100 e’ la soluzione che piu’ di altre combina minimo impatto in ambiente (il subwoofer e’ ad incasso), alte prestazioni e non per l’ultimo una spiccata capacita’ di interazione tra i due prodotti.Infatti un solo CI AMP-2500 puo’ alimentare adeguatamente fino a quattro unita’ di subwoofer Phantom IW SUB S-100.

 

 

Il profilo molto compatto del subwoofer Dali Phantom IW SUB S-100

 

 

Gamma bassa che inoltre puo’ contare sulla suite Dirac al gran completo in appannaggio dell’ISP Core 16, quindi con Room Correction, Bass Control e Active Room Treatement, che mette nelle mani del sound designer esperto strumenti potenti e raffinati per ottenere il meglio di un sistema audio tra i migliori disponibili.

 

 

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Letto 415 volte Ultima modifica il Sabato, 06 Luglio 2024 22:03