Un buon progetto iniziale. Quello che in generale caratterizza il successo di un prodotto e’, appunto, un buon progetto iniziale. E’ quanto possiamo affermare per Bluesound Node, quello che ha realizzato diverse generazioni del prodotto e le varianti Powernode, Powernode Edge e Node X. Il primo aggiunge una sezione di potenza stereo alle funzioni di streamer, il secondo replica il meccanismo con dimensioni piu’ compatte e il terzo si concentra sulla sezione della cuffia per permettere di gestire cuffie di qualunque tipo e impedenza per avere sempre le massime prestazioni.
Arriva la quarta variazione sullo stesso tema e gia’ il suo nome lascia intendere l’utilizzo primario: Node Nano. Come Powernode Edge ha saputo condensare il Node originale, anche il Node Nano va a ridurre in scala il Node. In entrambi i casi, e’ bene sottolinearlo, sono stati tagliati non solo i centimetri ma anche alcune caratteristiche. In questo modo, sia per Edge che per Nano, e’ stato creato un nuovo prodotto destinato a chi ha esigenza diverse e allo stesso tempo risparmia anche sul prezzo di acquisto.
Un downsizing voluto e ben calibrato, per ampliare il pubblico dei possibili utenti e far conoscere ancora meglio il fantastico mondo di BluOS e del suo hardware.
Dove Node Nano va a tagliare rispetto al Node e’ sulla uscita cuffia fisica, mentre rimane la possibilita’ di un utilizzarne una via Bluetooth. Come tutti gli altri prodotti Bluesound di nuova generazione, anche Nano utilizza la release di Bluetooth piu’ aggiornata e performante: nello specifico la 5.2 aptx Adaptive. In questo modo vengono massimizzate le prestazioni, sia in termini di velocita’ e potenza che di qualita’ di trasmissione audio. Il Bluetooth in Nano e’ del tipo Two-Way, quindi puo’ ricevere e trasmettere allo stesso tempo.
Porta USB che puo’ essere utilizzata sia per indirizzare lo streaming audio verso un DAC esterno che per collegare qui uno storage esterno con la libreria audio. Dalla versione 4.0 di BluOS proprio la porta USB si arricchisce della funzione Server Mode che permette di interagire con lo storage collegato in modo più efficiente, semplificando la localizzazione della musica e la condivisione tra altri lettori nel sistema BluOS tramite l'app BluOS Controller.
Manca anche l’uscita cablata per un subwoofer esterno, perfettamente sostituita da quella wireless espressamente specifica per l’abbinamento al Bluesound Pulse Sub+. Dove invece Nano e Node coincidono e’ per la parte piu’ sostanziosa: quindi un processore di controllo veloce e potente e, sopratutto una sezione DAC uguale con il chip ESS ES9039Q2M con tecnologia Hyperstream IV grazie al quale le prestazioni audio sono di gran livello. Sezione DAC che, nei prossimi aggiornamenti firmware, portera’ la compatibilita’ con il formato DSD.
Immaginiamo il Nano su una scrivania, a fare da perfetto partner al computer e con esso al mondo dello streaming via Internet e dalla libreria locale. Da qui si parte per realizzare un sistema audio wireless di alta qualita’ in grado di dialogare con tanti altri componenti BluOS (fino a 64) nella nostra abitazione. L’audio moderno passa anche attraverso il Bluesound Node Nano.
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