Mai giudicare un subwoofer per i suoi centimetri! Se utilizziamo il solito parametro rischiamo di passare oltre il BP8: piccolo nelle dimensioni totali, piccolo l’altoparlante utilizzato. Ma da buon prodotto PSB anche il BP8 sfrutta la lunga e profonda esperienza di Paul Barton che, oltre ad aver fondato l’azienda oltre mezzo secolo fa, continua a dirigere la sezione di sviluppo di nuovi prodotti.
Il BP8, infatti, a dimostrare la vitalita’di Barton e di PSB arriva a poca distanza dalla presentazione dei top di gamma Synchrony, del modello commemorativo Passive 50 per i 50 anni dell’azienda e della serie Imagine nuova generazione. Proprio alla Imagine (e alla serie PWM) e’ dedicato il piccolo subwoofer BP8, quello che va a completare in gamma bassa sia per l’uso Home Theatre che in configurazione 2.1.
Completa questi prodotti in maniera forte e ben definita: riprende da questi alcuni elementi tecnici e di design. A cominciare dalla composizione del woofer utilizzato che ripropone la stessa fibra di carbonio che abbiamo gia’ visto e apprezzato delle due serie, con bobina mobile da ben 64 mm e il peso del magnete che supera 1.2 kg. La fibra di carbonio che ha come caratteristica principale quella di abbinare perfettamente leggerezza e rigidita’. Guarda caso proprio quello che l’altoparlante ideale richiede.
Nel caso del BP8 l’altoparlante utilizzato in realta’ sono due, identici da 200 mm. Sono identici anche nel funzionamento, nel senso che si comportano quasi fossero un solo traduttore. Per il BP8 PSB ha scelto una configurazione tanto efficace quanto difficile da mettere e punto e per questo motivo non utilizzata troppo spesso.
La soluzione e’ definita bipolo in fase. I due altoparlanti sono collocati sui due pannelli laterali del box, con i magneti contrapposti e lo stesso volume di lavoro condiviso. Il loro movimento e, appunto, in fase quindi si muovo in sincronia ma in senso opposto l’uno con l’altro. Questo ha come risultato che al box in pratica non arriva praticamente nessuna vibrazione e risonanza, per cui non “suona” e non va a sporcare l’emissione sonora dei due woofer.
L’altro vantaggio di questa soluzione e’ che due altoparlanti di dimensioni compatte (200 mm appunto) assicurano prestazioni sonore e elettroacustiche riscontrabili di solito in altoparlanti di diametro ben maggiore. I numeri dicono che la risposta in frequenza reale in ambiente parte da 25 Hz, con i fatidici 20 Hz sotto di 10 dB. Merito di questa straordinaria prestazione e’ da attribuire in parte anche alla sezione elettronica che c’e’ alle spalle di questi due woofer.
Si parte dal DSP di Analog Devices ma soprattutto il blocco di amplificazione che utilizza la tecnologia nCore Hybrid Digital. Si tratta dello stesso stadio finale che NAD ha utilizzato per alcuno dei suoi piu’ recenti amplificatori, come il C399 e l’M10. E’ un’applicazione della Classe D sviluppata da Hypex, quello che e’ tra i migliori interpreti di questa tecnologia di amplificazione. Quindi 500 watt, che sono tanti ma anche di qualita’, cosi’ da avere la gamma piu’ bassa all’altezza di Imagine e PWM.
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